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Tutti uguali, tutti diversi 2008

30 Apr 2008

Anche quest’anno torna la Settimana della Salute Mentale tra eventi, incontri e spettacoli per riflettere sul disagio psichico, che si svolgerà a Rimini e Riccione dal 24 al 31 maggio 2008

L’evento, avviato con il progetto europeo “Equal Spring Out” cha ha permesso la realizzazione delle due prime edizioni, prosegue quest’anno grazie all’impegno di alcuni degli ex organizzatori. Ed è promosso dalle associazioni Orizzonti Nuovi, Insieme a Noi e Solidal-mente in collaborazione con Volontarimini, Azienda Usl, Provincia di Rimini, Comune di Rimini, Comune di Riccione e Regione Emilia Romagna. Più 14 partner pubblici e privati, impegnati nella lotta contro l’esclusione di soggetti svantaggiati e in azioni per favorirne il reinserimento nel tessuto sociale. Il tutto realizzato in una nuova cornice quella di “Luoghi comuni”, che riunisce tre manifestazioni riminesi di ampio respiro, oltre alla Settimana, Interazioni – festa tra i popoli e Travolgente, festa del volontariato locale.

Gli interventi sono rivolti a un pubblico ampio e trattano molteplici aspetti della salute mentale a partire dai protagonisti: il disagio mentale negli adolescenti, il mondo dei media e la comunicazione nell’affrontare queste tematiche, l’etnopsichiatria e lo shock culturale dei nuovi migranti. Ma non solo. La settimana è anche un momento per avvicinarsi a questi temi in modo semplice e divertente con mostre, cinema, teatro e concerti (sabato 31 maggio serata di performance musicali con Skiantos, The Hormonauts e Lillo e Greg).

A trent’anni dal varo della legge Basaglia, ancora molti sono i punti critici di un disagio che colpisce sempre più persone e non solo in Italia. Dai dati dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), sono oltre 450 milioni le persone nel mondo che soffrono di disturbi mentali, ma solo l’1 per cento del budget sanitario viene dedicato alla salute mentale. Ne consegue che il 90 per cento dei malati riceve cure inadeguate o non ne riceve affatto, in particolare nei paesi più poveri. Una stima al ribasso dal momento che mancano i dati relativi alla quasi totalità dell’Africa e a numerosi paesi tra Medio Oriente e Sud-est asiatico. Cifre considerevoli che sottolineano l’emergenza e la necessità di un confronto continuo.

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