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Tuttincentro con i nonni

6 Dic 2021

Addentrarsi nel centro storico della città, conoscerlo ma da un punto di vista nuovo. Quello che solo il volontariato può dare, perché entra nel cuore delle persone riscoprendone peculiarità, tradizioni, passioni ma anche le difficoltà quotidiane. Gianpaolo Pollini (nella foto) racconta il suo volontariato nell’associazione di promozione sociale Tuttincentro e il suo viaggio nel territorio tra ricordi e oggetti del passato, per riscoprire una Rimini dimenticata. In associazione, infatti, non solo ha trovato un modo per aiutare gli altri e in particolare i nonni, ma ha anche potuto condividere la sua passione per il collezionismo e il modellismo ferroviario.

Ho sempre frequentato il centro storico di Rimini. Forse per questo ho conosciuto fin dal giorno della sua inaugurazione Tuttincentro. Lo spirito è infatti è quello di entrare nelle vie del quartiere, da qui il nome dell’associazione, per supportare i nostri nonni o chi si trova in una situazione di solitudine.

Così ho fatto subito un colloquio con Rosaria, la presidentessa, che mi ha presentato l’attività. E da allora sono sempre andato, svolgendo le mansioni più svariate. Lo scopo è far trascorrere il tempo libero a persone che si trovano fortemente limitate nelle loro possibilità. Facciamo attività ludiche, disegni, giochi con le lettere, esercizi per la memoria… accompagniamo le persone dal centro a casa e viceversa. Organizziamo qualche mostra. Facciamo anche attività di tipo tradizionale: compleanni, presentazione libri…

Una delle cose che mi ha colpito del centro è la sua capacità di adattarsi alle caratteristiche delle persone che arrivano. Ti offre la possibilità di sviluppare i tuoi interessi personali. Io sono un collezionista e ho messo la mia esperienza a disposizione dell’associazione che l’ha accolta. In sede trova posto anche un plastico ferroviario in corso di costruzione. È stata una cosa molto apprezzata dai soci, alcuni avevano diverse conoscenze sul campo. La mia idea era di portare una mia competenza, sia pure ludica, ed ha funzionato. Piero e Daniele mi hanno aiutato a imbastire il tutto, a trovare i tavoli. Lo abbiamo montato insieme, era un momento in cui si collaborava e ognuno condivideva la propria idea di collezionismo. All’inizio sembrava una cosa impossibile e invece… Ora ogni tanto mi trovo a presentare i miei modelli e il plastico.

Abbiamo fatto anche una festa dei ricordi, ciascun socio condivideva ricordi a partire da un suo oggetto. Qualcuno ha portato le lire. Rivedere le vecchie monete ha riacceso il dibattito su: meglio l’euro o le lire? In associazione poi abbiamo un vecchio grammofono, c’è un solo disco con due canzoni risalenti agli anni ’30. Un impianto per un solo disco oggi sarebbe una cosa impensabile. Forse è il nostro oggetto più curioso. Ogni tanto faccio la prova se funziona e allora qualcuno si ricorda di quando lo aveva in famiglia. Sono cose che ormai non fanno più parte della nostra rutine, ma quando ne ritroviamo una, allora saltano fuori i ricordi e per uno spaccato di tempo anche questi vecchi oggetti tornano nella quotidianità.

In questo periodo purtroppo tutto è po’ più complicato da organizzare”.

L’associazione Tuttincentro porta aventi da 4 anni #insiemesipuò. Il progetto si rivolge ad anziani e persone con malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Con passione e competenza, operatori e volontari sostengono malati e loro familiari, spesso disorientati nel momento della diagnosi. Diverse le attività proposte, tra le più apprezzate la ginnastica dolce e cognitiva.

Per entrare in contatto con l’associazione scrivere a: tuttincentro@libero.it 

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