Alberto, un bagnino che si fa ricordare
“Siamo in partenza. Grazie per questa bella settimana di vacanza. E salutami Alberto, bravissimo e gentilissimo”.
Alberto è uno dei ragazzi dell’associazione “Crescere insieme”. Quest’estate è stato assunto come bagnino da Stefano Mazzotti, titolare del bagno 27 di Marina Centro, che ha ricevuto questo messaggio da una delle sue clienti.
Alberto è un ragazzo in gamba e per lui il lavoro è importante per sentirsi realizzato: il progetto “Marina C’entro” gli ha offerto l’opportunità di mettersi alla prova e trascorrere un’estate sicuramente impegnativa, ma anche piena di soddisfazioni.
Nel 2018 con il progetto “Marina C’entro” sono stati 2 i ragazzi con disabilità assunti, 10 i tirocini formativi avviati.
Crescere Insieme e la gestione del centro sportivo “La Cantera”
E poi una grande novità: “La Cantera”. Un centro sportivo preso in gestione dall’associazione “Crescere Insieme” e dalla famiglia Mei-Marchetti che ha permesso a 6 ragazzi con sindrome di down o disabilità intellettiva di lavorare e svolgere attività formative.
“L’idea della Cantera è nata per caso – spiega Sabrina Marchetti, presidente di “Crescere insieme” – era uno spazio inutilizzato e ci sembrava potesse avere un grande potenziale. L’idea sulla carta era molto bella ma difficile da realizzare. Fondamentale è stato l’aiuto del Consorzio Rimini Mare e l’investimento della mia famiglia. Sono tornata in qualche modo a fare l’imprenditrice e l’ho fatto pensando anche a Alex, mio figlio”.
Il progetto ha visto la collaborazione, a fianco del Consorzio e di Crescere Insieme, della coop. sociale Il Millepiedi che ha curato il tutoraggio con la presenza del responsabile Michele Soldati e di un team di educatori, della Fondazione Enaip S. Zavatta, di Ebter (Ente bilaterale territoriale Emilia-Romagna) che hanno permesso l’attivazione dei tirocini, e di Rimini For Mutoko.
“Questo progetto è stata una grande sfida, non priva di elementi di criticità: burocrazia, costi elevati, difficoltà a farci conoscere…”, continua Sabrina. “Ma mi ha aiutato a ritrovare senso e motivazione. E soprattutto credo che abbiamo raggiunto il risultato che ci eravamo prefissi: non far passare La Cantera come un’area per disabili ma come una bella esperienza, per tutti. Abbiamo organizzato compleanni, feste, eventi sportivi. Penso in particolare a ‘Everyone can sport’ che ha coinvolto il Rimini Football Club, i Crabs del basket e i rugbisty di Romagna Rfc”.
Turismo e sociale si incontrano
Conclude Stefano Mazzotti: “Lo scopo centrale del progetto è la formazione: dei ragazzi e di chi lavora insieme a loro. I ragazzi perché crescono e affinano le loro competenze, i colleghi che implementano le loro capacità relazionali, la capacità di stare in gruppo e accettare la diversità. Imparano, in sintesi, un approccio più umano al lavoro. Scopo di progetti come questo è allora quello di far crescere insieme il lavoratore e l’azienda, comunicando che esiste un altro modo di lavorare che può essere più rilassato e al tempo stesso anche più efficace e produttivo”.
E il prossimo anno? Ancora non è certo se “La Cantera” tornerà a vivere. Ma sicuramente non si ferma il lavoro dell’associazione e degli altri enti. L’obiettivo è far crescere il numero dei ragazzi assunti, valorizzando il loro ruolo all’interno delle imprese del turismo. Senza dimenticare che anche durante l’inverno verranno individuati momenti di incontro e formazione, perché i ragazzi continuino a sentirsi valorizzati e parte di una grande squadra in cui giocano, davvero, il ruolo di protagonisti.
Sarà questa una delle esperienze che verranno raccontate in occasione dell’evento riminese “Innovazione sociale e impresa: volontariato, Terzo settore e azione economica”, in programma, dalle 16 alle 19, nell’Auditorium di RiminiBanca, ospite d’eccezione Flaviano Zandonai, sociologo e segretario di Iris Network. Presto il programma dettagliato su questo sito (per informazioni, Volontarimini: tel. 0541 709888).