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Un caffè inclusivo

29 Mar 2018

Ore 8.30, Maria ed Eugenia sono impeccabili nella loro divisa. Ma ci sono anche Daniele, Luca, Rossella, Corinna e Carolina che aspettano di fare il turno del pomeriggio. Il caffè Pepper di Riccione è messo a lucido. E tutti i 7 ragazzi sono pronti ad accogliere i clienti. Gigi, il titolare, finalmente ha realizzato un sogno che coltivava dall’estate. Si è trascorsa così, in un bar della provincia, la scorsa Giornata mondiale delle persone con sindrome di Down che cade il 21 marzo di ogni anno. I ragazzi dell’associazione Centro21 e della cooperativa Cuore21 sono andati dietro al bancone a preparare i caffè per i clienti. Maria, la più esperta perché la barista la fa di mestiere, a fine giornata così commenta la nuova esperienza: “Sono molta contenta, sono tutti gentili. Ho fatto tante foto e adesso sono stanca”. E detto da lei che è la fotografa ufficiale del gruppo la frase fa pensare che di scatti non se ne siano fatti pochi.

L’iniziativa è solo uno dei capitoli di un percorso di inclusione più ampio, che ha proprio l’obiettivo di valorizzare le risorse di persone con sindrome di Down in ambito lavorativo. Il progetto, promosso in collaborazione con Cna, si chiama “Ristoranti del cuore”. Chi ha aderito ha dedicato un piatto del proprio menu alla cooperativa Cuore21, devolvendo parte del ricavato a sostegno delle sue tante iniziative. Così al caffè Pepper si può ordinare l’aperitivo analcolico battezzato dai ragazzi “Tutta vita”; mentre al Birrodromo si resterà conquistati dal “Bulg” (hamburger vegano) e dalla torta “Coccolona”. E per gli amanti del pesce, al Cristallo si possono ordinare strozzapreti vodka gamberi e rucola, ma anche la pizza del cuore. Il ristorante La Fattoria è invece al momento chiuso per ristrutturazione. Non solo, dal progetto è nato anche un ricettario che oltre ai piatti dei locali ne propone alcuni realizzati dai ragazzi di Centro 21 a seguito della loro esperienza formativa presso lo Ial di Riccione (il volumetto è acquistabile presso Cuore21, il ricavato sarà devoluto a sostegno del progetto).

Si è partiti da Riccione, ma l’ambizione è di estendersi. Tanto che la proposta si arricchisce con la possibilità per i titolari di locali o di strutture ricettive di candidarsi per avviare un tirocinio per una persona con sindrome di Down. La proposta ha una duplice valenza: accrescere le potenzialità dei ragazzi e, al contempo, far comprendere al datore di lavoro il suo valore aggiunto nel proprio staff.

A conferma di questo, quando Maria è stata assunta come barista così ha commentato il suo titolare: “questo servirà più ai miei dipendenti che a lei”. Un pronostico che non ha tardato a dimostrarsi vero. A prova di quanto sia apprezzata dai suoi colleghi, alcuni di loro sono andati nel loro giorno di riposo al Pepper, mentre svolgeva servizio, per filmarla e condividere il video il giorno dopo dietro al bancone, insieme ai componenti dello staff che non avevano potuto partecipare.

Per informazioni sul progetto info@cuore21.org 

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