Ancora una volta i riminesi si sono distinti per la loro attenzione alla solidarietà. Una popolazione accogliente e ospitale. Non solo per l’alto numero di associazioni in rapporto alla densità della popolazione, ma anche per la capcità di rispondere a una chiamata all’azione, quale è stata “Un dono lungo un mese”. Una proposta della Banca Carim di Rimini che, per celebrare il Giorno del Dono del 4 ottobre, ha deciso di raddoppiare tutte le offerte intercettate grazie al portale di crowdfunding Eticarim.it.
Il meccanismo era semplice, grande la sfida. Le associazioni di volontariato stimolate anche grazie alla collaborazione con Volontarimini, sono state invitate a presentare i propri progetti all’interno di questa piattaforma dove in tanti, con piccole donazione, avrebbero potuto contribuire finanziando l’iniziativa e garantendone la realizzazione.
I numeri della campagna su Eticarim.it
Inutile dire che si sono superate le più rosee aspettative. Le associazioni non profit del territorio hanno ricevuto, solamente in ottobre, ben 279 donazioni, raccogliendo quasi 41.000 euro che con il “raddoppio” di Carim hanno raggiunto quota 75.778 euro. I progetti beneficiari dell’iniziativa sono stati 13, mentre la media delle donazioni nel mese di ottobre è stata di 1.320 euro al giorno, al netto dei contributi Carim, con una media percentuale di raggiungimento del budget prefissato al di sopra del 95 per cento. Da ringraziare, poi, i 249 donatori che hanno scelto di sostenere il volontariato locale e le tante attività che porta avanti a sostegno di chi si trova in difficoltà o a tutela dell’ambiente.
Dal 24 ottobre 2014, nascita di Eticarim, il portale ha ospitato 35 progetti solidali, ricevuto 866 donazioni e raccolti 113.982 euro: 78.252 euro in donazioni e 35.730 euro versati da Banca Carim tramite le iniziative: “Un dono lungo un mese” e “Coupon Eticarim”.
Cosa si è contribuito a realizzare
Hanno raggiunto il totale del budget e, in alcuni casi, superato:
- l’orto per bimbi con disturbi neuropsichiatrici in India
- il progetto per il sostegno economico di due mamme partorienti, sole e senza lavoro
- il ludobus per i bimbi in palestina con nuovi giochi
- il centro di incontro dell’associazione Alzheimer che riuscirà ad accogliere un numero maggiore di persone malate
- l’azienda agricola dentro Casa Solidaria, per garantire un’occupazione ad ex detenuti in Bolivia
Tanto è quindi stato fatto, ma si chiede ancora un piccolo sforzo, quasi tutti i progetti hanno superato il 50 per cento del budget ma alcuni sono ancora a caccia di un sostegno:
- c’è l’emporio solidale, per garantire in città la possibilità di fare la spesa anche alle famiglie in difficoltà
- le città visibili per garantire la continuazione del festival di musica e teatro gratuito e aperto a tutti
- l’archivio dei video web realizzati dai privati in città
- il generatore di corrente per l’ospedale in Madagascar
- la campagna a sostegno della ricerca sui tumori maschili
- i giochi per una scuola ispirata alla Montessori