C’è chi le vacanze le fa al mare, chi in montagna, chi comodo a casa propria e chi, invece, offre 20 giorni delle sue ferie annuali per il volontariato e nel cuore di agosto parte per lo Zambia per mettere a punto tutta una serie di impianti elettrici e idraulici per le locali scuole e centri di assistenza.
Da quelle parti, nell’Africa meridionale, trovare un idraulico o un elettricista professionisti, è quasi impossibile ma quei lavori servono proprio, altrimenti il Malaika Village, voluto fortemente dalla missionaria fanese Maria Pia Ruggeri e dal compianto parroco di Carpegna Don Ottavio, non riuscirebbe a sopravvivere e dare assistenza sanitaria, accoglienza, scuole a tanti bambini e famiglie in difficoltà.
Così quattro volontari riminesi: Daniele Bonopera, Glauco Cinquegrani, Orazio Cinquegrani (elettricisti) e Roberto Gaudenzi (idraulico) sono partiti per il continente africano, per 20 giorni (dall’8 al 29 agosto 2019) per aiutare nella realizzazione e il mantenimento delle strutture del Malaika Village a Luanshya in Zambia.
La scelta dei volontari professionisti necessari in questa trasferta, è stata concordata a seguito di un incontro al Lago di Monte Colombo svoltosi la scorsa primavera con la missionaria Maria Pia Ruggeri, che si trovava a quel tempo in Italia per alcuni giorni, e il comitato di “Noi per Zambia”.
In quell’occasione, sono state prospettate alla Fondazione Leo Amici del Lago di Montecolombo, le esigenze e l’aiuto che necessitavano al villaggio. Come sempre la Fondazione, che da tempo segue materialmente il progetto (mettendo a disposizione materiali, volontari dell’Associazione Dare, ecc.), ha aderito, provvedendo al necessario per l’invio dei volontari e la realizzazione delle opere.
L’intervento. Durante la loro permanenza i quattro riminesi hanno realizzato impianti elettrici ed illuminazione completa delle 36 aule della scuola, dei bagni pubblici, impianto di illuminazione esterna del villaggio, installazione di quadri elettrici generali di fornitura elettrica ed installazione del videocitofono nella casa di accoglienza, oltre a svariate manutenzioni resesi necessarie nel tempo nelle varie strutture. A questi si sono aggiunti gli impianti idraulici con nuovi lavamani all’asilo e al centro nutrizionale, varie manutenzioni e sostituzioni di apparecchi idraulici nella casa di accoglienza, nelle case adiacenti le scuole, al centro nutrizionale.
Non è mancata infine l’occasione ai quattro volontari di partecipare e potere aiutare nella distribuzione alimentare effettuata agli ammalati dell’ospedale Thompson e ad alcune famiglie disagiate con disabili residenti nel compound vicino al Villaggio.
Il Malaika Village è sorto soprattutto a seguito della prima importante donazione del recentemente scomparso Marino Forcellini di San Marino e grazie anche alla collaborazione tra l’autore e regista Carlo Tedeschi e lo scomparso don Ottavio Corbellotti; il primo ha messo a disposizione i propri spettacoli e la compagnia teatrale gratuitamente affinché il secondo, fino a pochi anni or sono parroco di Carpegna, potesse raccogliere fondi per la costruzione del villaggio cresciuto soprattutto a seguito del lavoro della missionaria Maria Pia Ruggieri, al gruppo Noi per Zambia e all’impegno dell’imprenditore riminese Sauro V. il quale, insieme ad altri suoi colleghi da oltre 10 anni raccoglie fondi e attrezzature da inviare in quello sperduto villaggio dell’Africa meridionale.