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“Voce alle parole”

19 Apr 2012

Alla scoperta del giornalismo d’inchiesta che “minaccia” le mafie, patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna ed organizzato in collaborazione con l’Associazione Ilaria Alpi e il Coordinamento antimafie riminese. L’attrice, ancora in tournèe con il suo “Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida” (oltre 100 repliche), salirà sul palcoscenico di Coriano per “dare voce alle parole scritte”. Raccontare, interpretare davanti al pubblico quel che al lettore non sempre arriva, è l’obiettivo di questo progetto che crea un collegamento tra teatro di narrazione e giornalismo di inchiesta. Perché gli articoli che hanno scatenato la reazione della criminalità organizzata nei confronti di cronisti colpevoli soltanto di aver fatto fino in fondo il proprio dovere, costituiscono un patrimonio civile che deve essere alimentato e diffuso, perché questi testimoni dell’informazione non devono essere lasciati soli. Perché questi cronisti sono stati minacciati? Cosa hanno scritto? Quali interessi hanno colpito per essere finiti nel mirino di organizzazioni di vario tipo, e in particolare delle mafie? Con Tiziana Di Masi saliranno sul palco di Corte, per l’occasione, i giornalisti Michele Albanese (Il Quotidiano della Calabria), oggetto di minacce per gli articoli relativi al territorio di Rosarno, Arnaldo Capezzuto, che ha lavorato a NapoliPiù ed è tra gli autori de “Il Casalese”, e Roberto Rossi, coautore di Avanposto, nella Calabria dei giornalisti infami.

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