Volontariato… che passione
In ricordo dei ragazzi di Cuore 21, per la nostra rubrica #unlunedìdavolontari, oggi riproponiamo l’intervista fatta a maggio 2021 a Marco Pari, volontario dell’associazione. Desideriamo infatti continuare a divulgare il messaggio di accoglienza, di guardare l’altro senza pregiudizi, di considerare le differenze una ricchezza… che l’associazione insegna e che, come VolontaRomagna, ci portiamo nel cuore
A Centro21 esplode l’energia, tutto si vive intensamente: entusiasmo, affetto, progetti. Non si perde tempo: c’è un’idea, ci si mette all’opera e si arriva a meta. Questo quello che emerge dal racconto di Marco Pari, da febbraio attivo nell’associazione di volontariato, in cui ha potuto portare anche un po’ di sé stesso e delle sue passioni, nell’interagire con i ragazzi dell’associazione con disabilità o ritardo cognitivo.
“Non è tanto che faccio parte di Centro21. Tramite un amico ho conosciuto questa realtà fantastica, e dopo 5 minuti mi sono innamorato. Qui ogni giorno, anzi ogni minuto, ti si apre il cuore. Io ce la metto tutta, do il massimo, ma è sempre più quello che ricevo: ho mille stimoli e si sviluppano tutti in tempi rapidi. Appena sono arrivato sono stato accolto a braccia aperte. Qualcuno era più titubante, ma dopo un’ora eravamo tutti sciolti. I ragazzi mi hanno fatto mille domande: chi ero, che lavoro facevo… Io produco birra artigianale e questo ha destato tante curiosità. Mi hanno chiesto come è fatta la birra, dove la vendevo, hanno sviscerato tutti gli aspetti, anche quello commerciale. E poi domande anche sulla mia passione per le moto…”.
In associazione si abbattano le differenze: c’è un’armonia e un’interazione in cui tutti sono partecipi con i propri interessi, competenze, caratteristiche, trascorrendo il tempo insieme per realizzare, ciascuno, il proprio piccolo/grande sogno. Qui ognuno trova il suo spazio per esprimersi liberamente, tramite la propria creatività e il fare delle mani.
“Mi occupo in generale di ‘manutenzione’. Quello che faccio è progettato insieme ai ragazzi, la squadra Cobra. Abbiamo da poco realizzato un orto di erbe aromatiche: lavorato la terra, costruito la recinzione e messo a dimora tutte le piantine. Abbiamo poi sistemato una stradina in ghiaia e Cobra 1 e Cobra 2, i miei collaboratori più stretti, hanno preparato i cartellini descrittivi. A loro non sfugge nulla. Una volta mi sono dimenticato di fare una cosa e subito mi hanno ripreso scherzosamente: ‘e questo quando lo vuoi fare di notte?’… Con le piantine i ragazzi preparano poi dei sali aromatici da cucina, che propongono all’Atelier a 21 mani”.
L’atelier è un negozio solidale voluto dalla cooperativa Cuore 21, come spazio dove i ragazzi possono fare un percorso di autonomia sperimentandosi in un ambiente lavorativo.
“Abbiamo – continua – anche costruito delle scenografie, ne abbiamo appena fatta una su Dante perché i ragazzi fanno diversi spettacoli… Manualmente me la cavo e ho portato anche un po’ di questo in associazione. Suono poi le percussioni il lunedì durante il laboratorio di musica e il giovedì durante quello di motoria e danza. Quando i ragazzi sentono le frequenze dei tamburi africani si scatenano, saltano ballano, anche chi è più restio nel movimento, è bellissimo: io che faccio ballare i ragazzi… Quando torno a casa sono talmente contento che ho un sorriso che mi arriva fino a dietro le orecchie”.
Marco a Centro21 si è sentito insieme agli altri protagonista, i ragazzi, nell’accoglierlo senza filtri e pregiudizi, gli hanno permesso di esprimersi in associazione, portando tutte le sue passioni.
“Ci metto del mio – conclude – e i ragazzi rispondono sempre con grande coinvolgimento e questo mi emoziona. Qui ho imparato ad avere meno paura, meno vergogna. Davanti alla gente sono sempre stato titubante. Loro invece si buttano in tutte le situazioni, con affetto e amore, senza pensarci troppo, sono più liberi e spigliati”.
Chi volesse conoscere meglio l’associazione Centro21 può visitare il sito cuore21.it o scrivere a info@cuore21.org