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Volontariato in Francia

12 Gen 2011

Come denuncia il documento sono oltre 1milione le persone che sono state accolte dalla struttura, con un aumento considerevole dei giovani sotto i 40anni pari al 52 per cento del totale.
Dai dati della ricerca “Il volontariato in Europa”, condotto dallo Spes – Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio emerge che delle 880mila associazioni (240mila di cui 26mila Odv, nella penisola italiana), la maggior parte (80 per cento) operano in quattro ambiti: cultura e ricreazione (42 per cento), educazione (16 per cento), sanità (2 per cento) e servizi sociali (21 per cento). Il restante si suddivide tra il settore ambientale, di solidarietà internazionale, sviluppo di servizi a domicilio e associazioni civiche-legali e professionali. I dati più interessanti si riferiscono alle questioni economiche, che chiariscono il peso consistente del no-profit. Le associazioni infatti realizzano il 3,7 per cento del Pil nazionale offrendo lavoro a 1,6 milioni di persone. Ma è soprattutto sull’attività dei volontari che si basa l’azione di 735mila associazioni (per lo più sportive e culturali), mentre le restanti 145mila (attive in particolare nel settore socio-sanitario) sono sorrette principalmente dal lavoro remunerato. Benché, quest’ultimo settore rappresenti una parte relativamente ridotta di questo mondo (90mila associazioni), l’operare in un ambito chiave del welfare ne implica un maggior fabbisogno di risorse economiche, che si traduce nel consumo del 38 per cento delle risorse destinate all’associazionismo, ricevendo ben il 49 per cento del totale dei finanziamenti pubblici.
Le organizzazioni possono poi prendere forme diverse. Ecco alcune delle principali figure associative previste nell’ordinamento francese: association non declarée, gruppo informale privo di capacità giuridica e impossibilitato a detenere un patrimonio sociale; association declarée, registrata in prefettura quindi dotata di capacità giuridica; association reconnue d’utilité publique, riconosciuta dal Consiglio di Stato, deve dimostrare la qualità dell’azione condotta in corrispondenza al proprio statuto e la sua solidità finanziaria; association agrée, accreditata da organismi della Pubblica Amministrazione a svolgere funzioni di interesse generale.Il quadro emerso delinea soggetti eterogenei che possono trovare una loro declinazione a partire dalle diverse definizioni di “volontario” che in francese può essere tradotto in tre modi diversi: “militant”, colui che agisce attivamente per una causa o un’idea, membro di un’associazione, un sindacato o un partito; “bénévole”, colui che metta a disposizione il proprio tempo gratuitamente al servizio degli altri e “volontaire”, chi svolge un’attività a tempo pieno per un periodo determinato e in cambio di un compenso economico, quello che in Italia è il servizio civile. Nozioni su cui si articola il dibattito in Francia sulla funzione del volontariato e del suo ruolo nella società.

 

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