Purtroppo l’uso di mezzi illegali e cruenti come tagliole, lacci e bocconi avvelenati, che conducono alla morte gli animali fra i più atroci tormenti, non sono casi rari In regione e neppure nella provincia di Rimini. Le segnalazioni che giungono al Wwf fanno ritenere che il fenomeno sia purtroppo in forte espansione e occorre quindi non abbassare la guardia ma mettere in campo tutte quelle azioni che possono contrastare queste pratiche violente, individuando e consegnando i responsabili alla giustizia. Si ringrazia quindi per l’attività svolta da tutti gli uomini del Corpo Forestale dello Stato , con un plauso particolare a coloro che si sono prodigati in prima persona per interrompere un’azione illegale e feroce che da lungo tempo si protraeva contro poveri animali. Si auspica inoltre che maturi sempre più nei cittadini la consapevolezza che la fauna selvatica è un patrimonio di tutti e che tutti sentano il dovere di segnalare alle forze dell’ordine competenti o al Wwf, quei casi di violenza e di bracconaggio nei confronti degli animali selvatici di cui vengono a conoscenza, direttamente o indirettamente.
Wwf, lotta al bracconaggio sempre aperta
