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Servizio civile alla Comunità Papa Giovanni XXIII

29 Mag 2021

Con l’auspicio “Vi auguriamo di avere sempre a cuore la giustizia, difendendo gli ultimi, promuovendo la pace”, la Comunità Papa Giovanni XXIII sostiene i 179 giovani operatori volontari che il 25 maggio hanno iniziano il loro anno di Servizio Civile Universale in Italia attraverso i 39 progetti che li vedono coinvolti, in 14 Regioni su tutto il territorio nazionale.

Di seguito l’augurio di Laura Milani, coordinatrice responsabile del Scu per la Comunità Papa Giovanni XXIII:

Cari e care, oggi la maggior parte di voi inizierà l’esperienza di Servizio Civile Universale nei progetti dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Qualcuno in realtà è già partito il 30 aprile, qualcun altro partirà a breve. Ma vorremmo dedicare un pensiero a tutti e a tutte.
Quest’anno di pandemia ci ha provato molto. Ci ha costretti a ripensarci, a riorganizzarci, a chiederci come il Servizio Civile potesse offrire un contributo alle persone più fragili, coloro che hanno subito maggiormente gli effetti economici, sociali e culturali della pandemia, oltre a quelli sanitari.
Ancora una volta abbiamo sperimentato come il Servizio Civile sia Difesa Nonviolenta della Patria, intesa non tanto come difesa dei confini o da potenziali aggressori, ma come protezione delle persone più vulnerabili, dalle persone con disabilità ai minori in difficoltà, dalle donne vittime di tratta e di violenza ai migranti, dalle persone senza fissa dimora, alle persone in carcere o con dipendenze, ecc.
Proteggere in che modo? Mettendosi a fianco, scegliendo di esserci per loro e con loro, attraverso azioni educative, di prevenzione, di sostegno, di inclusione sociale.
Da qui il nostro augurio anche per voi. A prescindere dalle motivazioni che vi hanno portato qui oggi, che probabilmente sono anche personali, finalizzate a un’esperienza di crescita e formazione per voi stessi, vi auguriamo che questa esperienza sia veramente un’esperienza pubblica e di cittadinanza attiva, con ricadute importanti sulle persone che incontrerete e sulle vostre comunità. Che vi sentiate parte, assieme a noi, di un cammino finalizzato a un sogno comune, quello di costruire una società migliore.
Un augurio, però, anche a noi. Che la vostra presenza, in questo anno che verrà, ci possa interrogare, offrire stimoli, mantenere camminatori instancabili sulle strade di pace”.

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