Il percorso DAMA in Ausl Romagna

12 Apr 2024

Presentare i percorsi di accoglienza clinico-assistenziali ospedalieri nei diversi ambiti aziendali per le persone con gravi disabilità (autismo, disabilità intellettiva, disabilità complesse multidimensionali). Ecco la finalità del convegno dal titolo “Il percorso DAMA in Ausl Romagna”, in programma lunedì 15 aprile, dalle ore 9 alle 13, nell’Aula Magna del Centro di Formazione dell’Ausl Romagna, a Forlì, via Pratella 10.

Programma del convegno

Nel ruolo di moderatore Serenella Grittani, responsabile SSI Disturbi dello Spettro autistico nell’arco della vita.

Saluto della Direzione Generale Ausl Romagna, prevede l’intervento di Francesca Bravi, Direttrice Sanitaria Azienda Usl della Romagna, sul tema “Il Ruolo del Coordinamento Aziendale”,

Lezione Magistrale a cura di Filippo Ghelma, ideatore del Progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance).

Presentazione del Percorso DAMA nei vari ambiti aziendali:

  • Team DAMA Cesena: Benedetta Bellettini e Gloria Caminati;
  • Team DAMA Forlì: Chiara Farneti e Cesare Bini;
  • Team DAMA Ravenna: Chiara Nardini, Giuseppe La Torre e Massimo Terenzoni;
  • Team DAMA Rimini: Carlotta Giavolucci e Roberto Belletti.

A seguire discussione e conclusioni.

Il primo Progetto DAMA, acronimo di Disabled Advanced Medical Assistance, ovvero “Accoglienza medica avanzata per disabili”, nato in Lombardia nel 2000 e, ad oggi, largamente diffuso su tutto il territorio nazionale, si è dimostrato essere un modello organizzativo in grado di superare le difficoltà che le persone con disabilità hanno nell’affrontare l’ospedale (e quindi le possibili conseguenti diseguaglianze nell’accesso alle cure sanitarie), attraverso una presa in carico dei bisogni e del problema presentato, utilizzando competenze e risorse già presenti, con una personalizzazione dell’intervento che tiene conto dei bisogni di ognuno: persona con disabilità, famigliari, caregivers e personale sanitario.

In sintesi, si tratta di riconoscere gli utenti disabili e autistici come individui piuttosto che come membri di un gruppo omogeneo, considerando le singole esigenze e preferenze e cercare di enfatizzare i punti di forza di ciascuno, con la comprensione dei desideri del paziente e della famiglia, oltre alla natura della malattia, e dei loro bisogni comunicativi individuando eventuali barriere.

I punti cardine del progetto, sulla base di numerosi studi ed esperienze, sono:

  • la definizione di un’equipe dedicata (con formazione specifica) che si occupa di costruire e adattare il percorso più idoneo per ogni singola persona, mettendo a disposizione tutte le risorse disponibili;
  • il personale volontario che accompagna le famiglie delle persone con disabilità grave;
  • un call center, che costituisce un riferimento per le famiglie e contemporaneamente svolge funzioni di triage per acquisire informazioni e organizzare al meglio la risposta assistenziale e medica, così da pianificare il percorso e gli appuntamenti, anticipando l’individuazione di eventuali barriere ambientali e di processo che complicano e disincentivano l’accesso ai servizi sanitari;
  • un database delle persone con disabilità per raccogliere informazioni utili per gestire la persona con disabilità e garantire una risposta idonea in base anche ad esperienze passate;
  • la possibilità di gestire percorsi ambulatoriali e in day hospital (di chirurgia elettiva e ambulatoriale) in modo autonomo, con spazi e sedute riservati, per evitare o ridurre il più possibile le sale d’attesa condivise con gli altri utenti o i tempi prolungati di attesa per evitare lo stress o l’ansia associati a tali ambienti.

Segreteria organizzativa: carminecarlo.librera@auslromagna.it

 Clicca qui per scaricare il programma convegno DAMA

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