La resistente cicloturistica
Fiab Forlì, ANPI Cesena e Anpi Forlì-Cesena presentano l’edizione autunnale 2024 de “La Resistente: Cicloturistica della memoria sui luoghi delle stragi nazifasciste nel cesenate”, che si svolgerà domenica 13 ottobre 2024.
Questa manifestazione cicloturistica si prefigge di ricordare i luoghi teatro della storia antifascista, collegandoli attraverso il più resistente dei mezzi di trasporto: la bicicletta.
Un gruppo di cicloresistenti partirà dal centro di Cesena lungo un percorso pianeggiante di 30 km in parte asfaltato in parte su strade bianche.
Lungo il tragitto si farà sosta presso i cippi commemorativi per ripercorrere le vicende storiche legate all’oppressione del regime fascista, alla violenza dell’occupazione nazifascista e alla Liberazione di Cesena.
L’escursione prevede un ristoro presso il Circolo ARCI Bagnile ed un servizio di assistenza tecnica lungo il percorso. Durante l’evento sarà inoltre possibile acquistare la t-shirt in edizione limitata La Resistente 2024. L’andatura del gruppo sarà moderata e l’escursione avrà una durata di circa 3 ore e mezza.
Luogo ed orario di partenza saranno comunicati ai partecipanti attraverso i recapiti indicati in fase di iscrizione. E’ previsto un contributo di 10 euro che comprende la guida, l’assicurazione e un punto di ristoro.
Per esigenze organizzative il numero di posti disponibili è limitato.
E’ possibile effettuare l’iscrizione scrivendo a info@laresistente.it o ancora inviando un messaggio ai numeri 3336678611 – 3334669480.
I veri protagonisti della manifestazione saranno i luoghi di memoria, appositamente segnalati da cartelli illustrativi: il monumento alla Resistenza nei Giardini Savelli, il cippo di Martorano, il cippo di Bagnile, le lapidi della Casa del popolo di San Giorgio, il cippo di Gattolino, il cippo di Ponte Ruffio. I partecipanti che si cimenteranno con il percorso lungo aggiungeranno a questi anche: i cippi di San Tomaso, Carpineta e Monteleone.
A quasi 80 anni dalla Liberazione dal fascismo, il dramma e il lutto che hanno invaso anime e territori sembrano essersi sbiaditi. Fortunatamente la generazione che subì le conseguenze più estreme della crudele dittatura pensò bene di lasciare monumenti in memoria degli eventi. La bicicletta emblema della Resistenza, usata da staffette e partigiani per muoversi e portare armi e comunicazioni, oggi diventa mezzo per recuperare quella stessa memoria.