E poi basta

20 Dic 2019

È pesante dover rispondere quotidianamente alla domanda: ‘Da dove vieni?’”. Così si racconta Esperance Hakuzwimana Ripanti autrice del libro “E poi basta. manifesto di una donna nera italiana“.

Perché, come ci ricorda Nanni Moretti nel suo film Palombella Rossa, le parole sono importanti, hanno un valore e “pesano”.

Non solo di questo si parlerà in occasione dell’incontro di sabato 11 gennaio 2020, alle 17, nella sala del Giudizio del Museo della città (via Tonini 1 – Rimini) in cui l’autrice sarà intervistata da Alice Bigli, libraia, mamma adottiva e volontaria di I colori dell’adozione, associazione promotrice dell’evento.

Ma anche di identità e adozione. Un appuntamento quindi per riflettere sui nostri atteggiamenti automatici, sulle espressioni che comunemente si utilizzano e sui pregiudizi radicati, frutto di una cultura post-coloniale che è più diffusa di quanto si creda.

L’ingresso all’incontro “E poi basta” è libero ma i posti sono limitati, richiesta quindi l’iscrizione compilando il modulo online.

Chi è Espérance Hakuzwimana Ripanti

Espérance Hakuzwimana Ripanti, nata in Ruanda nel 1991 è cresciuta in provincia di Brescia e ha studiato presso l’università di Trento. Nel 2015 si trasferisce a Torino, dove frequenta la Scuola Holden e inizia a collaborare con diverse realtà culturali e associazionistiche del capoluogo. Attivista culturale, scrive e legge da sempre.

Dice che la sua lotta principale è “quella alla narrazione” e fa parte di “Razzismo brutta storia”, un movimento che lavora con bambine e bambini, ragazze e ragazzi, associazioni, scuole, carceri e biblioteche per smontare gli stereotipi alla base di tutte le discriminazioni. Da un anno lavora per radio RBE, dove ha un programma tutto suo in cui parla di libri e attualità..

 

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