Entra nel pieno la fase 2 nelle misure a contrasto della diffusione del coronavirus. Dopo due mesi di lockdown e due settimane di fase di transizione, dal 18 maggio fino al 14 giugno 2020 aprono la maggior parte delle attività e si riducono le misure urgenti di restrizione della libertà personale di questi ultimi tempi.
Le regole per la riapertura sono contenute nel Decreto legge n.33 del 16 maggio 2020 e nel collegato DPCM 17 maggio 2020. Sono state poi definite negli allegati alcune specifiche indicazioni suddivise per ambito di attività.
Si ricorda che anche nella fase due è opportuno svolgere le attività di volontariato connesse con l’emergenza Covid in stretto raccordo con gli enti locali e i Coc.
La Regione
In Emilia-Romagna le misure sono integrate dall’ordinanza del presidente della Giunta n. 82 del 17 maggio 2020 (pdf, 3.3 MB), n. 84 del 21 maggio 2020 (pdf, 2.18 MB) e n. 87 del 23 maggio 2020 (pdf, 2.1 MB).
La Regione ha inoltre pubblicato i nuovi protocolli: centri sociali e cirocli, ricettività extralberghiera, parchi tematici / luna-park, attività corsistiche, palestre, piscine e integrato le Linee guida per il volontariato (fase 2).
La ripartenza del volontariato
Per quanto concerne il volontariato, non sono più previsti codici ateco particolari per la ripresa delle attività quindi, nel rispetto delle prescrizioni legate allo specifico ambito operativo, possono riprendere tutte le attività per le quali non è prevista una data di avvio successiva.
Le associazioni che hanno dipendenti sono tenute al rispetto del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali del 24.04.20 e ad applicarlo alla loro realtà.
Gli enti che hanno solo volontari devono comunque, in vista della ripresa delle attività, mettere in campo misure per il contrasto e il contenimento del virus con modalità adatte alla loro singola attività prendendo spunto dai protocolli relativi a settori simili o analoghi. Può essere opportuno anche per enti con solo volontari sintetizzare le procedure adottate in un protocollo interno in forma scritta da sottoporre a verifiche periodiche.
Per tutte le attività è necessario:
- evitare gli assembramenti
- mantenere le distanze
- mettere in pratica le misure igieniche previste per tutta la cittadinanza