Pubblica Assistenza Città di Forlì 30+1

30 Ott 2023

#storiedivolontariato

Lo scorso 15 ottobre l’associazione Pubblica Assistenza città di Forlì ha festeggiato con i suoi volontari l’anniversario dei 30 anni di attività.

L’associazione ha celebrato con un anno di ritardo, perché voleva fosse un evento di condivisione tra gli associati ed un momento pubblico aperto alla cittadinanza senza vincoli dovuti al Covid.

La Pubblica Assistenza Città di Forlì ha sede nel quartiere di San Benedetto, devastato dall’ultima alluvione, e lei stessa ha subito danni perdendo un automezzo dedicato al trasporto sociale di persone fragili (un doblò), attrezzature come manichini per le prove pratiche, computer, nonché danni strutturali alla sede come muri e mobili rovinati.

“Abbiamo perso un Doblò – spiega Sebastiano Calpona, direttore sanitario dell’associazione – le divise, i computer. I muri di cartongesso sono tutti da rifare. Se ripenso a quei giorni ho ancora i brividi. Le ambulanze hanno avuto danni contenuti, questo a fermato il nostro lavoro solo per pochi giorni per poi tornare di nuovo in funzione per il bene della città. Ce l’abbiamo fatta solo grazie all’aiuto dei donatori, dei nostri volontari e dipendenti e delle istituzioni».

La Pubblica Assistenza è nata a Forlì nel 1992, dalla già esistente Croce Verde, grazie alla volontà di Alessandra Baldi e Sergio Valdifiori, due forlivesi che hanno creduto in questa associazione. Ad oggi l’associazione conta circa 50 volontari attivi e sei dipendenti, 4 ambulanze in convenzione con l’Ausl Romagna e due Doblò per il trasporto sociale attrezzati anche per il trasporto in carrozzina.

La Pubblica Assistenza, non si occupa solo di trasporto, ma è impegnata anche con attività nelle scuole per fare formazione agli studenti, organizza corsi di primo soccorso per la cittadinanza, e svolge attività di solidarietà donando strumenti salva-vita come il defibrillatore o facendo donazioni.

Calpona poi prosegue “Ognuno dei volontari qui presenti ha un valore non quantificabile per la nostra associazione, perché la Pubblica Assistenza copre un vuoto del servizio sanitario che purtroppo diventa sempre più grande. La nostra è una realtà sensibile al sociale e non può dimenticarsi quello che ha ricevuto in quei terribili giorni di maggio, quindi abbiamo deciso di donare 5.000 euro al Comune di Tredozio duramente colpito dal terremoto di qualche settimana fa”.

Per l’occasione è stato consegnato un dono a tutti i sostenitori che si sono prodigati per aiutare l’associazione nei difficili momenti di maggio; una ceramica a forma di quadrifoglio che Calpona ha voluto spiegare “il quadrifoglio è un simbolo importante, ogni petalo ha un significato: il primo simboleggia la speranza, il secondo la fede, il terzo l’amore e il quarto la fortuna. Questo simbolo rappresenta molto ciò che è la Pubblica assistenza”.