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Romagna next

21 Mar 2021

Romagna next. Prende avvio il progetto di Piano strategico di area vasta Romagna, classificato al primo posto per l’area centro-nord Italia nel bando Anci Next Generation City

Mettere da parte differenze e divisioni e “fare squadra” per co-progettare il futuro di tutto il territorio romagnolo quale terra della qualità della vita e del benessere inteso nella sua accezione più ampia, a cominciare dalla salute dei cittadini.

Questo l’ambizioso e sfidante obiettivo con cui Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna, con una candidatura comune, hanno vinto, tra i Comuni del Centro Nord, la selezione fatta da Anci con il bando MediAree “Next Generation City”, per finanziare città medie che intendano intraprendere percorsi di pianificazione strategica di area vasta.

Quale è la tua idea di Romagna?

Online il questionario per condividere la propria visione di questo territorio, una delle prime del percorso partecipativo di Romagna Next. In soli 7 minuti si contribuisce con la propria opinione a costruire insieme la futura Romagna.

Il progetto

Il progetto “Romagna Next. Verso un piano strategico di area vasta Romagna”, che vede il Comune di Rimini quale capofila di un ampio partenariato territoriale, parte dall’esperienza realizzata dal Piano Strategico di Rimini, per arrivare all’elaborazione di un piano strategico integrato tra i tre territori provinciali, che mira a perseguire un nuovo posizionamento nazionale e internazionale dell’area vasta. L’unica strada per raggiungere questo obiettivo sfidante passa oggi, infatti, dal superare le logiche localistiche per affermare una visione comune e co-progettata dagli attori pubblici e privati e dalle comunità territoriali.

Con “Romagna Next”, la Romagna si candida dunque quale primo “laboratorio” nazionale di pianificazione strategica interprovinciale. Una sfida che risponde alla forte esigenza di coesione territoriale posta in campo anche dalle sfide dell’Agenda 2030 e che vale, a maggior ragione, alla luce della gravissima crisi innescata dalla pandemia.

Il progetto darà avvio ad un percorso concreto e innovativo che, attraverso un mix di azioni di governance, formazione e coaching, partecipazione e coprogettazione, produrrà un rafforzamento ed una integrazione delle amministrazioni pubbliche coinvolte e definirà un set di progetti di scala territoriale romagnola concepiti di concerto tra istituzioni pubbliche e stakeholder privati, in materia di energia, logistica e infrastrutture, cultura e turismo, impresa e lavoro, e altri temi fondamentali per l’attrattività territoriale.

Uno specifico studio di fattibilità verrà, inoltre, condotto su un progetto “bandiera”, ovvero a particolare valenza strategica, che verterà sulla combinazione tra ambiente (inteso non solo come tutela del paesaggio ma come qualità e salubrità del contesto di vita delle persone) e salute (intesa in chiave di prevenzione delle malattie, organizzazione dei servizi ed “educazione sanitaria” della popolazione).

Se, da un lato, il progetto si propone di rafforzare le politiche e i servizi di area vasta già condivisi (come sanità, turismo, acque, trasporti, ecc.), dall’altro, mira ad affiancare ulteriori indirizzi di lavoro comuni per il futuro prossimo. Questo anche con l’obiettivo cruciale di generare una maggiore capacità del territorio romagnolo di attrarre i finanziamenti all’orizzonte, a cominciare dal Recovery Plan nazionale e dai nuovi fondi della Programmazione Europea 2021-27.

Un progetto dirompente, ricco e ambizioso, dunque, che rende la sfida altrettanto complessa e audace ma che, tuttavia, trova un punto di forza nel partenariato molto ampio che lo sostiene, che verrà progressivamente allargato a tutto il territorio romagnolo.

Un percorso, peraltro, in piena linea con le iniziative di accorpamento intraprese sul territorio romagnolo da diverse associazioni di categoria nonché con progetti specifici promossi da importanti attori del territorio sempre in chiave sovraprovinciale.

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