Un piccolo museo supera i confini e unisce paesi lontani. Le vite dei singoli infatti spesso si intrecciano creando legami profondi anche tra chi si trova a vivere in estremi opposti dell’Europa. Questa storia racconta di due piccole associazioni, Ali di Farfalle e Amici per il Museo, che con i propri volontari portano avanti la memoria del Museo della Linea dei Goti di Montegridolfo. Ma parla anche di un inglese in cerca dello zio caduto in guerra.
“Siamo una quindicina – spiega Ramona Maggiolini, volontaria – e teniamo aperto il museo le domeniche di inverno e in estate organizzando anche visite guidate. Ero lì insieme ad Elisa Concordia quando ci è arrivata la mail Peter Finch, un signore inglese che stava cercando informazioni sullo zio morto il 28 agosto del 1944, sul Montegaudio nelle Marche, il soldato William David Roberts. Voleva anche qualche notizia sulla battaglia della Linea dei Goti del 44”.
Le ragazze non si sono tirate indietro a questa richiesta, perché nell’idea di Museo delle due associazioni c’è la voglia di ritrovare l’umano che si cela dietro gli oggetti, i documenti, le armi in esposizione. Memorie dimenticate di cittadini, famiglie che nel presente hanno però lasciato i loro strascichi e cambiato le trame della storia.
“Non siamo esperte ma appassionate di storia e ci siamo messe in gioco per trovare più informazioni possibile: abbiamo cercato testimonianze dal vivo, sfogliato libri, guardato video fino a quando non abbiamo trovato qualcosa. Abbiamo scoperto che William David era sepolto al cimitero di Montecchio e siamo andate a fargli omaggio depositando sulla sua tomba un mazzo di rose. È stato un forte momento di riflessione, avevamo gli occhi lucidi guardando i tanti che hanno perso la vita nelle nostre zone: soldati caduti in età giovanissima per liberare il nord fascista e nazista. Noi abbiamo 27 e 29 anni. David ne aveva solo 23. Siamo poi salite fino al Montegaudio, ci siamo perse ma alla fine siamo arrivate. Eravamo un po’ spaesate, senza punti di riferimenti, ma abbiamo usato la bussola per trovare il versante nord e sud e fare qualche foto per Peter del paesaggio attraversato dal quarto battaglione del primo reggimento Hampshire, dove suo zio ha perso la vita”.
Un gesto venuto dal cuore che non ha commosso solo Peter ma tutta la sua famiglia. In qualche modo Ramona ed Elisa sono riuscite a restituire l’affetto dei propri cari a William David. Non sempre infatti è agevole intraprendere un viaggio sulle tracce di chi oggi purtroppo non c’è più. Ma ritrovarlo, sapere dove giace, diventa un’inaspettata gioia perché si riunisce quel sottile filo che purtroppo le atrocità della guerra hanno spezzato.
“Peter – conclude Ramona – è un appassionato di storia da qui la spinta per la sua ricerca, forse un desiderio ereditato dalla sua mamma. E noi abbiamo a cuore questo tipo di richieste e ben vengano al Museo. Con lui ora ci sentiamo spesso e vorremmo incontrarci presto per portarlo in visita in questi luoghi”.
Una storia quella raccontata comune a tante famiglie, non solo in Europa, che mette in evidenza come i destini di ognuno si mescolano con le trame di vita di persone sconosciute, anche molto lontane nello spazio e nel tempo, ma che proprio per quel contatto nel passato, oggi si sentono molto più vicine.
Per informazioni sul Museo della Linea dei Goti di Montegridolfo scrivere a info.alidifarfalle@gmail.com